Avevano promesso che avrebbero aperto il parlamento come una scatoletta ed io, come molti altri, ci avevo creduto e sperato. Invece li vedo urlare e insultare. Niente di più. Roba che la Lega faceva decenni fa. Diciamo che sono un po’ deluso. (csf)

AL TEATRO VITTORIA DI ROMA 

PIAZZA DI SANTA MARIA LIBERATRICE 10

MARTEDI 17 DICEMBRE 2013

ORMAI CI SIAMO MONTATI LA TESTA

http://www.youtube.com/watch?v=4781lqCczY4&feature=youtu.be

Fra qualche giorno grandi novità sul sito (csf)

La discussione fu accalorata e gli animi cominciarono ad alterarsi finché non intervenne un onorevole del Governo, che parlò in inglese:
– Colleghi onorevoli, noi siamo il governo del Fare, non siamo mica il governo del dire o del baciare o il governo della lettera o del testamento. (Natalino Balasso)

Natalino Balssso è un grande. Andate nella sua pagina facebook (https://www.facebook.com/natalinobalasz) e troverete una serie di microracconti bellissimi. E se non ci andate chissenefrega. Ci perdete voi (csf)

Se proprio avete voglia di leggere una fondamentale intervista al Simpatico Lauro e all’Anziano Sabelli Fioretti questo è il link

http://www.cadoinpiedi.it/2013/11/30/primarie_da_pecora.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Non è obblicatorio. Ma poi non dite che non ve l’avevamo detto.

Misteri dei libri in Internet. Scopro su Unilibri che “A piedi”, la storia del viaggio a piedi che ho fatto con Giorgio Lauro da Trento a Roma, viene venduto col 55 per cento di sconto a 5,85 euri. E ciò mi fa piacere. Anzi, che cosa aspettate per comprarlo? Vi state perdendo uno dei capisaldi della produzione sportivo-turistico-umoristica mondiale. Ma poi scopro che vendono su Unilbri un mio libro mai stampato, “Le mie donne, specchio di un paese che cambia”. E lo vendono con uno strano sconto. Non al prezzo di copertina, 16 euri, ma con lo sconto, 21 euri. Mi verrebbe voglia di comprarlo se non sapessi che non esiste. Poi c’è anche un libro intervista a Cossiga, “L’uomo che non c’è”. Lo si può acquistare a due prezzi. 9,90 oppure, a scelta, 10,50. Infine sono in vendita anche tre libri che non sono mai stati scritti. Per correttezza bisogna dire che c’è anche scritto “Fuori catalogo” e “Attualmente l’articolo non può essere acquistato” . Faccio un giro fra le librerie in line. “Un giorno da pecora” (in libreria 12,90), viene venduto da Amazon a 10,97, da Copernico a 10,97, da Brancato a 12,77, da Liberrima, Hoepli e Deastore a 12,90 e infine da Aurorateck a 14,20. Più 2,40 di spese di spedizione per tutti. Anche Amazon vendo il libro fantasmo “Le mie donne”. Ma con uno sconto reale, a 13,60. E’ un po’ tutto un casino. Controllo meglio e scopro che “Un giorno da Pecora”, da Hoepli, in realtà viene venduto a 10,97. In compenso “A Piedi” viene venduto a 11,05. Vai a capire.

Ogni volta che succede qualcosa negli stadi tutti se la prendono con quegli incivili degli ultras e nessuno se la prende con chi li nutre. Ecco perché ho accolto con grande piacere l’Amaca di Michele Serra. Chi non mette nel suo bagaglio, quando viaggia , un’ascia e un paio di coltelli?

L’AMACA
MICHELE SERRA
La retata di ultras della Lazio a Varsavia viene giudicata con serena rassegnazione dalla nostra ambasciata, che segue la vicenda nella convinzione che «la Polonia è un paese civile», e cerca di assistere come può gli italiani fermati dopo gli scontri con la polizia; non così il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, secondo il quale «non avevano fatto niente di male, erano a Varsavia per vedere una partita di calcio». I coltelli e le asce al seguito dei vivaci supporter erano, evidentemente, oggetti d’uso personale: chi di noi, quando va all’estero, non completa la sua borsa di viaggio con un’ascia? Le dichiarazioni di Tare sono la miliardesima conferma della impossibilità congenita di risolvere la questione del tifo violento in Italia. Non c’è niente da fare, le società sono complici delle curve. O perché ne sono ricattate o perché — ed è anche peggio — non sono più in grado di cogliere la differenza tra il tifo e la guerra per bande, che è l’attività prediletta della quasi totalità dei curvaioli. La sola, decente dichiarazione che il portavoce di una società di calcio potrebbe fare, quando i suoi tifosi vanno in trasferta, è: scusateci. Ma non l’abbiamo mai sentita fare.

NON DATE RETTA A TWITTER
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IL PIAGNISTEO CALCISTICO COLLETTIVO
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GALATEO MINORE PER CHI VIAGGIA
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LA FORNERO E LA PASSIONE PER LICENZIARE
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ANNA FINOCCHIARO NON È UNA SMENTITRICE
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