Combattiamo con la ruota anteriore sinistra che fa accendere una lucetta gialla sul camperinho. Andirivieni dal gommista ma alla fine la lucetta la smette. E noi lasciamo il campeggio con piscina e sauna diretti ancora più ad est, vero l’isola di Rugen, famosa per le bianche scogliere di gesso (come quelle danesi, abbiamo già dato) e per le spiagge meta di turismo estivo. L’isola, che è la più grande della Germania, almeno il primo giorno, non ci appare un granché. Noi andiamo verso sud e ci facciamo la solita scarpinata di una decina di chilometri sulla spiaggia. Billie ingaggia una furibonda battaglia con delle papere di mare (d’accordo, avranno un loro nome più serio ma io non lo so) che hanno il vizio di galleggiare sul mare solo fino a qualche secondo prima dell’arrivo furibondo di Billie. A quel punto si alzano in volo, Billie ci rimane malissimo e torna da noi frustrata e grondante acqua sempre interrogandosi sul solito mistero dei calabroni che volano contro ogni principio di fisica e lei no. Arriviamo nel piccolo paesino di Klein Zicker. Leggo strane scritte in tedesco in cui sembra che spieghino che qui una volta c’erano gli svedesi e che poi ci arrivarono i russi. Non chiedetemi di più, debbo informarmi. Domani una visita a cui tengo moltissimo. Ma non vi dico di più. Abbiate pazienza. Aspettate un giorno.
PURA POESIA
QUESTA ME L’ERO DIMENTICATA. ASSOMIGLIO UN PO’ A STAINO?
Non solo passeggiate sulla spiaggia. Anche giri su romantici battelli d’epoca, come il Baltic Star. A zonzo per il Bodden a vedere cigni con la testa sott’acqua, traghetti grazie ai quali vengono transumati 4000 manzi, casette di osservazione di migliaia di uccelli. Insomma la laguna. Molte freddo, molto vento, molte foto che non riesco a mandarvi. Io ho Tim, che all’estero è come la tortura della goccia d’acqua sul cranio. Ma mia moglie ha Vodafone che è in tilt in tutta la Germania. Billie è nervosa (ma credo per altri motivi) e quando arriviamo al camperinho conquista velocemente la sua cuccia tutta soddisfatta.
Ps: Le impossibili connessioni internet vi stanno privando delle fondamentali informazioni. Spero riusciate a sopravvivere.
SENSAZIONALE : OGGI HO VISTO DUE TRABANT
Sedici mila passi, 12 chilometri, oggi. Sulla spiaggia di Darss. Da quando è cominciato questo viaggio in minicamper il programma Up del mio Jawbone dice che abbiamo fatto fatto circa 150 chilometri a piedi. E se non sapete che cosa sia il programma Up di Jawbone io non so che cosa dirvi, mi vergogno per voi ma in fondo vi fate del male da soli ed io non posso fare nulla per farvi uscire da questa situazione incresciosa. A volte, qualche giorno, abbiamo fatto anche più di 20 chilometri. Roba che quando lo hanno fatto, a Roma, Giorgio Lauro e Filippo Rossi, sembrava che avessero scalato l’Everest. Questi 150 chilometri li abbiamo fatti quasi esclusivamente sulle bellissime spiagge baltiche mentre Billie ne faceva tre volte di più inseguendo gabbiani.
Spiagge lunghissime, larghissime, pulitissime. Un campeggio per caravan e per camper immenso, circa mille piazzole. A sinistra le spiagge per nudisti e a destra le spiagge per “tessili”. Secondo voi dove son andato io? Di nudisti nemmeno l’ombra. Sarà per i vento gelido? Lo sospetto perché non vedo nemmeno “tessili”. In compenso molti gabbiani. Il pomeriggio parcheggio il nano-camper nel Naturcamp di Pruchten. Campeggio sorprendente tutto attorno ad una grande piscina coperta, con centro wellness, massaggi, saune, ristorante, eccetera. Vado per sauna e faccio una scorpacciata di carni flaccide e chiappe cadenti. Meglio tessili
Le spiagge dell’Ostsee, mare dell’est, sono sterminate e vengono invase dai tedeschi in cerca di sabbia, di sole e di bagni. Noi in questi giorni troviamo solo nuvole, pioggia e vento ma è chiaro che abbiamo avuto jella. Paesini bellissimi, un po’ cenerentoleschi, si sono sviluppati su queste coste senza deturparle. Ed è chiaro che se già in questi giorni di vento freddo c’è gente, l’estate ci sarà folla. Viene in mente come avrebbero potuto svilupparsi le coste del sud Italia, ma anche quelle del nord, se non le avessero coperte di cemento e di albergoni. Vabbé Vabbé. Questa è zona di mare aperto e di molte bodden (lagune?). Noi oggi abbiamo scelto Prerow e le sue spiagge, parco nazionale, mica bruscolini. Lungo la strada abbiamo incontrato dei signori vestiti fosforescenti, che accoglievano delle cartacce. Le cartacce non si vedevano perché ce ne erano veramente poche. E comunque eravamo sulla strada provinciale. Loro le raccoglievano e le mettevano su un camioncino per portarle via. Mi è venuto in mente quando io e Giorgio Lauro andavamo da Lavarone a Vetralla a piedi, camminando sul bordo di strade lerce, tra bottiglie di plastica schiacciate, pacchetti di sigarette, sacchetti di patatine vuoti, tutta quella roba che noi italiani gettiamo dai finestrini delle macchine perché siamo convinti che fuori da quei finestrini sia tutto un immenso secchio della spazzatura.
da Vincino
Perché si drogano ,bevono birra e scopano come ricci,tutte cose che non so se tu sei pratico.Io ho vissuto a Odense e Kobenavhen in altra vita e ho praticato le tre ricette della felicità ciao vincino.
Non credo che tu abbia scopato con un riccio e bevuto così tanta birra…
Siamo di nuovo in Germania, ma in quella Est, dove la Stasi la faceva da padrona, intrattenendo con modi gentili i suoi concittadini. La Germania Est oggi sembra meglio di quella Ovest. Ha più natura e gli è rimasto un che di selvaggio, anche se poco. Prima tappa il Grand Hotel di Heiligendamm, dove nel secolo scorso soggiornavano i re e in questo secolo i grandi del G8. 222 camere, si fa per dire, di lusso sibaritico. Noi pranziamo al sacco, dentro il nostro microcamper, però tanto per fare la nostra porca figura, ci spazzoliamo paté di salmone con caviale. Poi puntiamo sempre più ad est.
SUL PONTILE DI HEILIGENDAMM, DOVE BERLUSCONI FECE ASPETTARE ANGELA DURANTE IL G8 (sullo sfondo la Merkel porta a spasso Billie davanti al celebre Grand Hotel)