Piemontesi come Piero Fassino e toscani come Matteo Renzi. Non mi poteva andare meglio. Eccoli qua in tutto il loro splendore.
Anna , di Massa Carrara, vetero comunista, ex assessore regionale. È venuta in Patagonia convinta che Bruce Chatwin avesse girato la Patagonia in motocicletta. Probabilmente Anna è un agente della terza internazionale. Ha tentato di costruire un muro tra Argentina e Cile. È certa che Perito Moreno fosse del kgb. Elisabetta , di Genova. Teorica della cassa comune, girava vestita col burka oppure completamente vintage con scarponi di cuoio lucido, zaino di tela e pelle e macchina fotografica col rullino. Più che vintage, trintage . Durante la visita al carcere della fine del mondo ad Ushuaia ha rischiato di essere trattenuta. È convinta che Perito Moreno fosse uno psicoanalista morto di ego ipertrofico. Sono rimasti leggendari i suoi lunghi silenzi.
Barbara, di Cuneo, come Briatore e Santanché. Ma vergognandosene sostiene di essere nata nel carcere di Alcatraz. È venuta in Argentina per riformare il sistema sanitario dei guanaco. Per piaggeria si è dipinta le unghie con i colori dell’Argentina ma ha sbagliato i colori e non la volevano far passare alla dogana. Più veloce di tutti nel trekking è stara soprannominata “lo stambecco rosso nano”. Stambecco perché zompa su tutti i massi. Rossa per il colore dei suoi capelli. Nana perché è alta poco più che 150. È convinta che il Perito Moreno non sia perito e continua ad urlare “Moreno è vivo e lotta insieme a noi!”
Aldo e Luigina , di Beinasco Torinese. Coniugi ma anche fratelli siamesi. Si sono separati una sola volta, alla dogana che hanno tentato di passare insieme, con un passaporto duplex. Sono talmente presi dalla vita di coppia che si sono convinti che Perito Moreno fossero una coppia, la moglie Perito e il marito Moreno .
Floriana, di sant’arcangelo di Romagna. Assistente sociale. Mestiere che è risultato molto utile per comporre epici scontri al momento di pagare il conto al ristorante. Il fallimento della cassa comune è stato il leit motiv della spedizione. Floriana odia la montagna ma ha fatto di tutto per scalare il certo torre. Appassionata di astrologia, ha fatto l’oroscopo ad un guanaco e ad una coppia di lenga. È convinta che Perito Moreno (guanaco ascendente lama), sia un romagnolo di Cesenatico che ha importato la piadina nella pampa.
Lucia, di Treviso. Non ha mai pagato un contributo per la pensione. Di mestiere regala farmaci. Sostiene che le pietre possono essere maschi e femmine. Ha proposto una legge per le unioni civili delle pietre omosessuali. Ha chiesto a tutti dove abita perito moreno perché doveva consegnargli dei farmaci. A ushuaia ha visto un mucchio di pietre ed ha detto: E’ un’orgia.
Elda e Bianca, pensionate lombarde, di Saronno. Appassionate di trekking religioso. Sono partite da Santiago di Compostela convinte di arrivare al santuario di San Fitz Roy. Camminavano con la conchiglia al collo e pretendevano il timbro ad ogni estancia. Sono convinte che Moreno, che chiamavano Pellegrino Moreno, fosse un prete che faceva tutti i giorni due volte il giro del Lago Argentino.
Ezio. Di Torino. Unico vero perito certificato. Perito elettrotecnico. Appassionato di lunghe conversazioni con Elisabetta. Sensibile ai raggi uv si è ustionato anche di notte sognando una giornata di sole. Uomo di grandi conoscenze enologiche. Ha ordinato tutte le sere tavernello di Mendoza. Si ostinava a chiedere del Perito Barolo.
Sabrina e Andrea, toscani. Guida turistica lei, guida alpina, lui. A El Chanten lui guardando verso ovest ci ha detto: “quella è la torre del paine, quello è il cerro torre e quella è la torre di Pisa”. Coppia di grande armonia risolvono i loro rarissimi screzi davanti ad un bicchierone di mate. Andrea ama fotografare Sabrina sul ciglio dei precipizi dicendole: “Più dietro, più dietro”. Non sono d’accordo nemmeno sul perito moreno. Secondo lei era una guida alpina morta cadendo dal piatto della doccia. Secondo lui era una guida turistica che si perse nel percorso fra il Duomo e il Battistero.
Claudio, giornalista e pensionato. Noto per la precisione e per la capacità di concentrazione. Gli amici del gruppo per sicurezza gli affidavano le cose preziose che temevano di perdere. Detto la cassaforte umana, ha sostenuto fino alla fine che una strana congiunzione astrale ha scatenato la mitica sfiga patagonica che gli ha fatto perdere due volte il cellulare, una volta lo zaino, una volta il passaporto. Alla fine per non privarsi di nulla, si è perso nel tragitto dal ristorante all’albergo ed è stato riconsegnato al gruppo dalla polizia.
SAGGEZZA POPOLARE
CAMINITO
NUVOLE ARGENTINE
VIAGGIARE È UN PO’ DORMIRE
DAL CARCERE DI USHUAIA, QUELLO PIÙ A SUD DEL MONDO: NON SI STA MALACCIO QUI, NO?
Boca è il quartiere famoso per la squadra del Boca Juniors, una delle squadre di calcio più famose del mondo. È un quartiere molto folkloristico, con il famoso Caminito, la strada che una volta era una ferrovia ed oggi è una zona popolata di artisti e di atelier. Io ho incontrato come vedere un famoso papa che è stato molto cordiale con me.
Mi avevano detto che mi avrebbero inondato di carne perché l’Argentina è la capitale della vacca e la bistecca te la tirano dietro. Eccomi qui perplesso davanti ad un piatto di porotos (?) ottenuti dopo lungo dibattito. Le nostre cene sono sempre un’avventura. Abbiamo mangiato merluzzi, trote salmonate, baccalà., milanesi, pastasciutte, zuppe di granchi, ma per molti giorni niente bistecca. Il futuro mi darà soddisfazione? Speravamo che stasera, a calafate… Invece niente. Forse domani agnello, El Cordero andino. Le nostre cene sono una tragedia greca. Le ordinazioni durano ore. La scelta del vino è degna della settimana enigmistica. E il finale è da vergogna nazionale. Il tentativo di cassa comune è naufragato il primo giorno. Non si paga se non dopo minuziosi conti alla genovese. Io ho preso il pesce tu la pasta io ho bevuto la birra io non ho preso il dolce…Resta la convinzione che l’uomo è una bestia e il comunismo un’utopia ridicola.
Ecco Cristina, l’ultima nativa del popolo yamana. Oggi vive in Cile, a Port Williams, a Sud di Ushuaia, ma viene spesso a Ushuaia a trovare parenti. Ha 85 anni. Ha nove figli e un casino di nipoti ma nessuno di loro è un nativo puro, sono tutti meticci. Quando sarà morta lei sarà ufficialmente dichiarato estinto il popolo yamana. Parla lo yamana ma non sa con chi parlarlo. Vive vestita, ma i suoi genitori vivevano nudi.
I portegni erano ricchissimi, avevano case sontuose che oggi sono diventate le ambasciate di tutto il mondo. Buenos Aires è proprio bella. È cinque o sei città tutte bellissime, che convivono una accanto all’altra. Mi ha commosso il fiore bionico, enorme e di ferro, che fiorisce una volta al giorno. Purtroppo si è rotto e non fiorisce più. La pioggia ci impedisce di visitare il rosedal, 14 mila rose, ma nessuno può risparmiarci il monumento a Garibaldi e l’ennesimo ponte di Calatrava, nel quartiere delle donne, Porto Madero, che già si sta preparando alla festa dell’otto marzo, e perfino un ristorante “alla parolaccia”. E da quelle parti anche un monumento a Manuel Fangio. Con annessa Maserati. la guida Mimma ci indica anche la casa di Maradona dalla quale fu cacciato dai condonimi perché faceva troppo casino e la scultura ciocciosa di Botero.
GLI ALLEGRI BACCANALI DEL GRUPPO DEGLI UNDICI
LO SGUARDO PREOCCUPATO DI EZIO ESAMINANDO LAS CUENTAS
LE UNGHIETTE SOBRIE DI BARBARA. Noi facciamo finta di non conoscerla.
Ecco un acceso dibattito tra me tifoso del River plate ed un fan del Boca junior.
Città stupenda. Per oggi direi che la cosa più bella è il teatro libreriaNella giornata un salto anche al caffé Tortoni? Deludente e senza anima, ma storico.
Due ore sulla pista in attesa che i tecnici riparassero il guasto. Mia moglie al cellulare per farmi coraggio mi dice: “scendi”. Poi si parte. Una cenetta di quelle squisite. Poggio, come dicono gli argentini per dire pollo. Ed un riso che nemmeno i cinesi…Dopo una notte insonne stipati come sardine arriviamo a Buenos Aires. La città appare subito splendida. I magnifici undici del gruppo la invadono senza tentennamenti. Palermo. San tel o, le ambasciate, la casa rosada, la placa de Mayo , o di macio, come dice mi ma, la guida. Scopriamo davanti alla casa rosada il monumento all’eroina Juana Azuirdì che la Kirchner grande appassionata delle donne ha fatto piazzare lì sfrattando io monumento a Cristoro Colombo facendo incazzare la comunità italiana. Per la cittå contemporaneamente a noi sta girando anche Hollande (ebbene sì non è per noi che c’è tutta questa polizia). Scopro che la benzina non costa nulla, 90 centesimi di euro.