Stasera a Matrix, da Porro
da Muin Masri
Che strana razza i politici nostrani, vogliono essere tutto ma non sono niente. Peggio dei bambini, appena vedono una persona fuori dal comune subito si immedesimano: appare, dal nulla, Papa Francesco e tutti si dichiarano papi, ma nessuno ha mai avuto la sua fede. Obama conquista il mondo e tutti si dichiarano neri fin dalla nascita, ma nessuno ha mai avuto una fidanzata di colore. Mauricio Macri diventa il 57º presidente dell’Argentina e immediatamente dichiarano di essere cittadini del mondo, ma nessuno vuole gli immigrati tra i piedi. Emmanuel Jean-Michel Frédéric Macron appena eletto presidente e tutti a farsi largo a gomitate per essere il Macron de noartri, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di seguire le proprie idee e baciare in pubblico la sua prof di italiano, anzi, abbandonano la famiglia per le ragazzine. Che strana razza i politici nostrani, vogliono essere l’altro, quello fuori dal comune, ma intanto noi siamo rimasti senza governanti e assomigliamo sempre di più ad un selfie mal riuscito.
Flavio Briatore: non rompetemi i maroni
Flavio Briatore a Tikitaka rispondendo alla domanda “Esistono i poveri a Montecarlo?”: “Tutte queste cose qui, ricchi e poveri, sono tutte cazzate che ogni volta tirate fuori, intanto cominciate a guadagnare per potervi permettere Montecarlo e non rompete i maroni a me con queste cose qui che altrimenti mi alzo e me ne vado, non ha nessun senso poveri e ricchi che cosa vuol dire siamo ancora lì? Siamo dei rancorosi, siamo degli ignoranti, ma fai il tuo lavoro bene , ma quanto guadagni al mese, sei povero o sei ricco? C’è sempre questa invidia sociale, io ho fatto venti anni in formula uno, ho vinto otto mondiali, ma perché venite a rompere i maroni a me? Parlate fra di voi, volete cercare i poveri a Montecarlo? Non ci sono i poveri a Montecarlo, ma dovete pensare alla professionalità, ai rischi, noi diamo lavoro a quasi tre mila posti di lavoro, ma di che cazzo parlate?”
MAHATSA MURASI
Dopo le notizie sulla imminente fine del mondo e quelle su Renzi che si dimette se perde, la notizia più ricorrente sui media è quella della morte dell’uomo o della donna più vecchia del mondo. Ci eravamo appena ripresi dalla morte di Emma Morano, la vecchietta di Verbania che veniva data come la più anziana del pianeta che adesso siamo stati raggiunti dalla notizia che è morto ‘l’uomo più vecchio del mondo’, Sodimedjo, un indonesiano che affermava di essere nato 146 anni or sono sull’isola di Java. Noto anche come ‘nonno Ghoto’, Sodimedjo sosteneva di essere nato il 31 dicembre del 1870 (data un po’ sospetta). Ghoto era sopravvissuto a quattro mogli, dieci nipoti e a tutti i suoi figli. Ma se si va a vedere meglio si scopre che dovrebbe essere ancora vivo Mahashta Murasi, un calzolaio indiano di Varanasi, che sostiene di avere 179 anni e quando lo intervistano dice: “La morte si è dimenticata di me, forse sono immortale”. Morale della favola, non c’è niente di più difficile che stabilire chi sia il più vecchio del mondo. Una cosa è certa: quelli come Mahashta Murasi sono la maledizione del welfare.
Due le notizie fondamentali della giornata. La prima: si è scoperto che su Marte si possono costruire mattoni senza essere costretti a portarli da casa. Usando un materiale simile per composizione chimica al suolo di Marte, gli scienziati hanno dimostrato che è sufficiente pressarlo (con la forza equivalente ad un colpo di martello) perché a temperatura ambiente diventi solido come una roccia, risultando addirittura più resistente del calcestruzzo rinforzato con fibre di acciaio. Come è possibile tutto ciò? E’ possibile grazie alle nanoparticelle di ossido di ferro responsabili del colore rosso del suolo marziano. La notizia ha esaltato i palazzinari italiani che hanno già progettato Marte Due, uno stupendo quartiere residenziale. La prima notizia quindi è una di quelle di cui non si poteva fare a meno e che in ogni caso nessuno si poteva immaginare che potesse essere vera.
La seconda invece è una notizia di cui non si poteva fare a meno e che nessuno si poteva immaginare che potesse essere il contrario. Matteo Renzi ha vinto le primarie del Pd e quindi è il nuovo, cioè il vecchio, segretario del Pd. Il che vuol dire che sarà il candidato del Pd alle prossime elezioni. Il che vuol dire che sarà ufficialmente il responsabile della sconfitta del Pd alle prossime elezioni. Il che vuol dire che ce lo saremo definitivamente tolto di torno. E questa è una notizia ancora più entusiasmante dei mattoni rossi su Marte.
Non lo so nemmeno io. Non sono iscritto al Pd. E allora perché voglio indicare chi vorrei come segretario del Pd? Credo di aver votato solo perché mi sono sempre piaciute le primarie come stato avanzato di una democrazia che mi piace sempre meno. E ho votato anche perché penso che Renzi sia un disastro per tutti noi. Ma quello che non capisco è perché lo statuto del Pd mi consenta di farlo. Che razza di partito è quello che per eleggere il suo segretario chiede l’opinione a chi di questo partito non fa parte? Leggi tutto »
Non lo so nemmeno io. Non sono iscritto al Pd. E allora perché voglio indicare chi vorrei come segretario del Pd? Credo di aver votato solo perché mi sono sempre piaciute le primarie come stato avanzato di una democrazia che mi piace sempre meno. E ho votato anche perché penso che Renzi sia un disastro per tutti noi. Ma quello che non capisco è perché lo statuto del Pd mi consenta di farlo. Che razza di partito è quello che per eleggere il suo segretario chiede l’opinione a chi di questo partito non fa parte?
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Ho dissodato il terreno, levato molti sassi, fresato, piantato i pali, piantato 450 barbatelle di solaris. Costruito uno steccato di larice per fottere i caprioli. Fra tre anni si beve!
La gnoccolona disse:SCAPPIAMO INSIEME ALL’isola di tonga”
Ma il re mise il veto ed io con il re ero pappa e ciccia
All’anziano hanno chiedto di entrare a far parte del gruppo di ballo