da Barbara Melotti
Leggo con rispetto quanto ci scrive Luca Sofri. Una cosa vorrei chiedergli: i dibattiti pubblici, come questo, sono in qualche modo d’intralcio alla causa di suo padre? Se sì, ce lo dica. Oppure ritiene che il pubblico dibattito debba essere limitato solo ai perfettamente informati, mentre i “discorsi da bar” come i nostri debbano farsi solo al bar, appunto? E non è importante sapere quello che la gente al bar comunque dice e pensa? Se questo è il caso, e rispetto l’opinione, mi permetto solo di fargli notare come i dibattiti organizzati da altri media, con ben diversa audience, non paiono poi molto più informati, molto più rispettosi, né i vari esperti, o pretesi tali, presenti meno pronti a sparare cazzate.Il fatto che Claudio abbia dovuto sollecitare più volte la partecipazione al sondaggio può essere certo interpretata in due modi: disinteresse o profondo rispetto, proprio quello invocato. Io propendo per il secondo.Mi accorgo di non aver mai espresso la mia opinione diciamo così processuale: io penso che Adriano Sofri sia penalmente innocente. Questo basta e avanza perché debba essere scarcerato e non inficia in alcun modo il mio rispetto per la magistratura alla quale è dovuto il riconoscimento della buona fede, non quello dell’infallibilità. Qualsiasi altra considerazione non è di mia, né di altrui competenza.Avrei alcune domande, abbastanza tecniche, che vorrei rivolgere, a Fausto Cerulli ad esempio. Le mie poche e ormai antiche conoscenze della legge mi suggeriscono alcune premesse che inficiano grandemente le sentenze di colpevolezza, e che vorrei sapere quanto fondate: tutte le istanze dei processi Sofri si sono svolte col vecchio rito, quello ante “giusto processo”, come credo? in quel contesto avevano una rilevanza prevalente e spropositata le testimonianze dirette rispetto ai riscontri oggettivi? Il nuovo rito ha ribaltato, o almeno posto sullo stesso piano, il rapporto di rilevanza fra le due tipologie di prova? E, se quanto detto prima è vero, i giudici di un ipoetico processo svolto col nuovo rito non avrebbero dovuto giocoforza assolvere?
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