da Alessandro Ceratti
Mi spiace che lei mi abbia frainteso, signor Pilu. In realtà io la penso esattamente come lei. Chiedere o non chiedere la grazia sono evidentemente fatti di Sofri. Io penso solo questo: se Sofri desidera ricevere la grazia e uscire di prigione allora chieda la grazia. E’ evidentessimo che Sofri, comportandosi come si è comportato sinora, ha rispettato appieno le decisioni della “polis”. La “polis” lo ha condannato, lui sconta la condanna. Ineccepibilmente socratico. Se, diversamente, Sofri non desidera uscire subito di prigione, allora non chieda la grazia. Io spero che lo stato italiano sia meno peggio di quanto poi in realtà probabilmente non sia. E cioè spero che lo stato italiano abbia la dignità di non concedere la grazia ad un cittadino che ha avuto la dignità di non domandarla.
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