da Alessandro Ceratti
Signor Facci, mi sorprende! Proprio nel momento in cui mi rimprovera di valutare le opinioni non per quello che sono ma basandomi sulla persona che le esprime lei mi fa lo stesso errore! Ma come! Mi aspetto che uno come lei diventi di destra estrema perché ritiene che la destra estrema sostenga delle buone ragioni e non per reazione al pensiero (sgangherato) di un lobbista qualsiasi. O forse, facendo questa affermazione (che peraltro deriva direttamente dal testo della sua lettera) in realtà la fraintendo? Io ho la sensazione di averla capita e non mi sembra opportuno insistere su questa sua incongruenza espressiva. Però allora lei comprenda me. Forse il mio errore è stato prendere lei come simbolo per tutto “Il Giornale”, e probabilmente lei non merita questo. Io volevo semplicemente dire che preferirei non sentire difese della libertà di espressione e parole di tolleranza delle opinioni da parte per esempio di un suprematista bianco dell’Alabama. Perché so che in bocca sua queste parole servono soprattutto per consentirgli di continuare a sostenere le sue idee pessime e false. Per lo stesso motivo non mi piace sentirle esprimere da quotidiani come “Il Giornale”. So che il giorno seguente passeranno a incassare il credito così accumulato.P.S. Sul fatto che poi lei desidererebbe scrivere (potendo) su una testata migliore del “Giornale”: la capisco. Ha tutta la mia solidarietà
Ho come l’impressione che vi stiate incartando. Senza il riassunto delle puntate precendenti non si capisce nemmeno l’argomento della discussione. Ma per quel poco che ho capito credo che il dibattito sia: si ha diritto all’attenzione per le proprie idee a prescindere dal giornale per il quale si scrive? Se è questa la materia del contendere, vi interessa la mia opinione? Io odio le premesse. Avete presente? “Premesso che io…premesso che lui… premesso che…vi dico che io la penso così”. Premesso che anche i giudici sono uomini e quindi possono sbagliare, premesso che qualche volta è stata usata la galera con troppa disinvoltura, premesso che forse qualche magistrato parla troppo, premesso che qualcuno è molto narciso, la magistratura è un potere del quale va difesa in tutti i modi l’autonomia. Bene, io non voglio premettere nulla. Voglio dire solo l’ultima frase (in questo come in mille altri casi, anche di segno opposto). Le premesse sono il tentativo di dimostrare la propria obbiettività. Inutile esercizio. Fra gente per bene le premesse vanno date per scontate. Premesso che io scrivo sul Giornale… No, non bisogna costringere nessuno a fare queste premesse. Io leggo Facci, e mi piace, a prescindere dal giornale sul quale scrive. So bene che spesso è eroico scrivere certe cose sul “Giornale” (anche se poi ospita di tutto, da ex comunisti a uffici stampa del Cavaliere, da radicali a sedicenti preti), ma questi sono cavoli di Facci, se li gestisce da solo. Quello che dei sinceri democratici devono evitare di fare è costringere l’interlocutore a premettere. Perché, premesso che Facci è uno stronzo che ha scritto ben sei pezzi di seguito contro di me, trattasi di uomo integro, che scrive bene, che pensa quello che scrive, che non è ipocrita. Compagni che sbagliano. (csf)
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