di Piero Gamela, per Bds
Durante una trasmissione per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro, il noto storico Pippo Baudo ha assolto con formula piena da tutte le imputazioni l’ex esule (ex in quanto attualmente defunto) Bettino Craxi
Sincretismo sinergico.E’ la nuova filosofia televisiva avente per fondatori i vari Pippi Baudi e Maurizi Costanzi.
Trattasi di sapiente, calibrato mix di: spettacolo, filantropia, pseudo-politica, pseudo-divulgazione storica, luoghi comuni e strisciante consonanza con i potenti.
Martedì 12 c.m. la RAI ci ha regalato un superbo esemplare di questa collana editoriale: ‘Novecento’, condotto da Pippo Baudo.Si raccoglievano fondi per la ricerca sul cancro; il palcoscenico offriva un variegato pacchetto di ospiti: Feltri, il prof. Mirabella, Marina Ripa di Meana ecc. ecc., tal Stefania Craxi (per puro accidente figlia del più famoso Bettino), Martina Colombari ed una a me ignota giornalista.
Ti aspetti che parlino del cancro, della ricerca scientifica in Italia, magari con un taglio storiografico.
No no, il tema della prima parte della serata è Bettino Craxi. Fosse almeno morto di cancro!
Come per tutti i morti, specie se vittime dei marxmagistrati, se ne parla solo che bene.Ne esce un quadretto da s.Maria Goretti al maschile, vittima degli stupratori cattocomuisti.
La figlia del secondo più grande statista del secolo (al primo lo ha indelebilmente abbinato Forattini), ha un tipo di humour che io non capisco, ma deve far molta presa sul pubblico, che la applaude ogni volta che apre bocca.Anche quando replica a Di Pietro (assente dalla sala), affermando – più o meno letteralmente: “Non riconosco a quel signore alcun titolo per giudicare mio padre, né politico, né giuridico, né linguistico”. Che deve’essere per l’appunto una gran bella boutade, se scatta l’applauso.
Ripete più volte, la signora dalla trista figura, l’espressione: “quando mio padre era in esilio”. Nessuno si degna di spiegarle che il paparino suo era un latitante, agli occhi della legge italiana, checché ne potessero pensare lui e la sua famiglia.
Nessuno le ricorda il particolare: e chi dovrebbe farlo, vista la composizione del pacchetto degli ospiti? Il conduttore? Già, uno che è sopravvissuto non solo al cancro, ma anche a trent’anni di terremoti politici italiani e di svariatissimi Cda della Rai.‘A brovessionalidà, come dicono a Roma.
La notizia, quindi, è la seguente: durante una trasmissione per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro, il noto storico Pippo Baudo ha assolto con formula piena da tutte le imputazioni l’ex esule (ex in quanto attualmente defunto) Bettino Craxi.L’ha supportato in questa strepitosa performance un pool di scelti ed imparziali consulenti: la figlia del Craxi; un direttore di noto giornale di destra, ex accanito nemico del defunto (ex in quanto, pur attualmente vivo, si è pentito e collabora attivamente alla causa di beatificazione); una suffragetta socialista; una soubrette; una giornalista che ha scritto un libro sull’infedeltà nel quale si parla anche di Craxi; un presentatore- divulgatore scientifico .E il pubblico in sala applaudiva applaudiva.
Eccola, finalmente, la nuova Rai: rigore scientifico al posto dell’ideologia; pluralità di opinioni – e di esperti che le esprimono – al posto di faziosi comizi a senso unico; possibilità di replica per chi viene pesantemente chiamato in causa; massimo rispetto dell’utente, che paga il canone e ha diritto a non sorbirsi gli appiattimenti del Cda della Rai sul potere politico di turno.
Purtroppo, permane la faziosità di Guzzanti, che sfrutta la satira per penosi, noiosi comizi politici. La perfezione non esiste.
E, comunque, si può sempre migliorare.
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