di Gianni Minà, dal sito www.giannimina.it
Ci rendiamo conto con sconcerto che siamo in guerra ma lo dobbiamo dire a bassa voce. Una situazione kafkiana con un apparato militare rivolto per ora contro l’Afghanistan, fra i più poderosi mai messi in campo dall’occidente dalla II guerra mondiale ad oggi, un apparato che siamo costretti però a definire “un’operazione di polizia internazionale”, pena l’accusa di essere tacciati di antiamericanismo, se non addirittura di essere conniventi con i terroristi.
L’articolo di Gianni Minà continua su documenti (csf)
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