da Gianni Guasto
Sembrano due marziani, due venuti da un passato sepolto e dimenticato. Due che sanno ancora che cos’è il riserbo, che si occupano dei fatti loro solo nell’intimità, per quel poco di personale che c’è rimasto.Di Mario Calabresi, Luca Sofri e delle loro famiglie, si parla continuamente. Se vogliono un po’ di silenzio, accontentiamoli. Lasciamoli stare.Si, lo capisco, sono parecchio strani e capisco anche che il sangue non è acqua: abbiamo anche noi le nostre esigenze fisiologiche.Ma non sono insostituibili: per le nostre curiosità, per i nostri vizietti, abbiamo sempre i buchi delle serrature e le trasmissioni della De Filippi.
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