da Piergiorgio Welby
Dottore, da quando ho letto l’articolo della Fallaci su Firenze…il ’22…il ’44…le farmacie chiuse…non riesco più a socializzare con l’altro sesso…in ogni donna vedo l’Oriana –chi è l’Oriana? –…ma, non so…ha presente la Wolf di gita al faro? E il Rabelais di Gargantua e Pantagruel? E il Benni dei pseudocefalopodi? Un po’ il silenzio degli innocenti e un po’ blow up…come –non capisco- by Jove! È lei lo psichiatra…sì o no?…va bene, sarò più chiaro…Shining senza Nicholson. Rocky horror senza show, Zabriskie senza point, Hide senza Jekill. Che aspetto ha? Deve essere una giornalista alla Moratti…tailleur blu, Valleverde piccioncino, trucco alla Pivetti…sguardo alla Redgrave…ma quando sta davanti alla tastiera…voilà! Diventa una dark…chiodino, cresta verde, labbra ed unghie viola, occhiali montatura a cuore anni ’50…anfibi dei Gurka ed Electra Clide…entra in una moschea e, dopo aver disossato il cadavere di un musulmano, con le teste dei no-global prepara una torta di zucca barucca. Cosa dice? –la ricetta?- ma che diavolo ne so!…doc. lei non mi sta a sentire…ah, il mio tempo è scaduto…capisco, senta non potrei restare ancora un po’?…impossibile? aspetta una cliente? Non sarà la Fallaci?…la deontologia non le permette… doc. ho paura…o.k. ci vediamo venerdì.
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