da Piero Lint
Se ascolti le previsioni del tempo, mettiamo, su Canale5, non è che le interpreti diversamente a seconda se sei di destra o di sinistra. Ovvio, no? Se ascolti Fede annunciare che è precipitato un aereo con 80 passeggeri a bordo e sono tutti morti, anche in questo caso non dovrebbero esserci problemi di interpretazione o accento politico. Ma se Fede annuncia che è in atto una campagna giudiziaria persecutoria contro il suo datore di lavoro, posso esprimere l’opinione che quella affermazione – in sé potenzialmente veritiera provenendo da quella fonte mi autorizza almeno ad esercitare la sana pratica del dubbio? Ovvero: non è detto che tutte le affermazioni assumano di per sé valore di verità assoluta. Sull’eroica posizione di comodo “…non ho ancora capito se io sia di destra o di sinistra”, per esempio, penso siano possibili da una a più interpretazioni. Sarà pur caduto il muro di Berlino, ma non è detto abbia travolto l’intelligenza, intesa come capacità di esercitare l! a critica. Se, poniamo, si scrive regolarmente su Foglio e Giornale, dando spazio, nei propri articoli, in maniera preponderante ad opinioni non discordanti da quelle della proprietà dei detti giornali, bè, mi pare sacrosanto riconoscere agli altri il diritto di esprimere le proprie valutazioni in merito. Il che non autorizza certamente il signor Ceratti a spaccare il cranio a Facci, anche se insiste a dire ‘negro’. Dicono tutti scriva tanto bene anche i suoi oppositori politici!
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