da Alessandro Ceratti
Apprezzo il suo atteggiamento un po’ bipartisan della sua PROCESSO ALLE OPINIONI. E’ lodevole che un giornalista di un quotidiano che rivela ogni giorno una faziosità incommensurabile riesca ad assumere una posizione così aperta e pluralista. Le dico di più, forse non troverei nulla da rimproverare alla sua lettera se non sapessi che proviene da un redattore del “Giornale”. Viceversa, proveniendo da quella direzione, mi sembra opportuno rimarcare che non tutte le opinioni sono uguali. Il fatto di considerare la libertà di pensiero un diritto fondamentale non significa che siamo autorizzati a sostenere e credere in qualsiasi minchiata. Spaccare la testa a una persona perché è dell’Inter (sembrerà strano) è meno grave che spaccare la testa a una persona perché è ebreo o negro. Entrambe le azioni meritano la galera, ma la seconda -lo ammetterà- ha un’aggravante.
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