da Loredana Lipperini
Vorrei lanciare da qui una proposta, come si suol dire, “dal basso”: indire un giorno di sciopero nelle scuole italiane la prossima settimana. Non lutto, diserzione. Di genitori e di insegnanti, questa volta non per contestare questo o quel capitolo di questa o quella riforma, ma per ottenere ora, subito, censimento e messa in regola degli edifici scolastici italiani. Tre anni fa dal solaio della scuola dei miei figli, a Roma, si sbriciolarono calcinacci. Non accadde nulla, grazie a Dio, e iniziarono lavori precipitosi. Quasi tutte le persone che conosco denunciano una situazione insostenibile: scuole vecchie, non controllate, figurarsi se a norma. Questo per restare nel micro: il macro, ora, lo conosciamo. Scriviamoci, scriviamo ai siti amici, contiamoci. Perchè non accada mai più un orrore come quello di San Giuliano.
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