da Primo Casalini, Monza
In Brianza, da anni, è normale che molte signore non vadano a far la spesa alla COOP così, perchè non gli va di andare a far la spesa alla COOP. Non perchè facciano un raffronto dei prezzi, delle distanze da casa, dei parcheggi, dei buoni premio, dei regalucci e così via. Scelgono di andare alla Esselunga o al GS o all’Auchan. Tutto va bene purchè non sia la COOP. Non ho niente da dire in contrario. E’ loro diritto scegliere di spendere i loro soldi come vogliono. Perchè è questo il punto, non quella bruttissima parola che è “boicottaggio”: di origine straniera e piena di doppie. E’ un diritto di tutti, quindi anche mio. Non mi piace spendere i miei soldi con gente che non mi piace. Quindi, quando mi telefonò a casa una gentile signora della Mediolanum, le risposi che non era mia intenzione “entrare in affari” con loro, e le augurai buon lavoro. Non mi sembrò sorpresa dalla mia risposta. Ho rifiutato due volte di rispondere a sondaggi Datamedia, e forse faccio male, perchè, se altri fanno come me, il favore verso il premier risulterà più alto del reale. Ma credo che sui loro dati giochi più l’affezione che la matematica. Non mi aggiro per i supermercati (COOP e GS, nel mio caso), con in mano la lista del CO.RE, ma agli sponsor Mediaset ci sto attento. Sono molto soddisfatto quando vedo che il numero di persone che guarda la TV diminuisce. E nella mia libreria corpulenta, di libri Mondadori ce ne sono abbastanza, per il momento. A Monza ci sono ottime biblioteche, se del caso. Men che meno, leggerei libri di politici editi da Mondadori (confesso che invece qualche Meridiano ogni tanto ci scappa…). La situazione sgradevole in cui ci troviamo immersi non l’ho creata io. Semplicemente, prendo le mie quotidiane contromisure di igiene personale.
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