pubblicate sul sito www.corriere.it
Un documento agghiacciante sulla conclusione dell’azione dei terroristi ceceni. Riporto qui sotto la cronaca dei fatti raccontata sul sito del Corriere della Sera e rimando a Documenti per le foto
Da corriere.it
Ecco la cronologia degli eventi che hanno portato alla liberazione dei 750 ostaggi e all’eliminazione di 34 terroristi ceceni.Gli orari indicati più sotto sono quelli moscoviti, due ore in avanti rispetto all’ora italiana.
– Le trattative erano proseguite per tutta la giornata di ieri, ma senza risultati. I terroristi hanno permesso soltanto il rifornimento di acqua potabile e succhi di frutta. I ceceni avevano annunciato che avrebbero cominciato a uccidere gli ostaggi a partire da questa mattina.
– Poco dopo la mezzanotte (ora di Mosca, le ventidue in Italia) le autorità di Mosca dispiegano altri uomini intorno al teatro dove si trovano asserragliati i terroristi con centinaia di ostaggi. Mezz’ora dopo arrivano tre mezzi blindati che bloccano la via Dubrovskaya.
– All’1.15 riecheggiano tre esplosioni all’interno dell’edificio. Dopodiché giungono altri rinforzi che rimuovono le transenne intorno al teatro per allargare l’area sotto il controllo delle autorità. Contemporaneamente si sentono altri spari nel teatro.
– Alle 2.00 arrivano due ambulanze che portano via due persone rilasciate dai terroristi.
– Alle 3.00 un’altra esplosione.
– Alle 4.00 circa dieci persone improvvisano una manifestazione chiedendo la liberazione degli ostaggi. La polizia interviene per disperderle.
– Verso le 5.40 tre potenti esplosioni rompono il silenzio seguite dall’arrivo di altre unità speciali. Un portavoce del centro di comando comunica che i terroristi hanno ucciso due ostaggi nel corso delle ultime due ore, ferendo anche un uomo alla testa ed una donna all’addome. Il portavoce aggiunge che le autorità sono in contatto con il capo del commando terroristico, senza essere però riuscite a capire cosa avesse provocato le esplosioni. Il centro di comando comincia un serrato negoziato per la liberazione degli ostaggi. Secondo il portavoce le unità della polizia a quel punto non hanno preso ancora l’iniziativa. La tensione cresce, anche se non si nota alcun movimento intorno al teatro.
– Alle 6.23 si sente un’altra esplosione seguita da spari e altre dieci deflagrazioni consecutive. A questo punto i terroristi cominciano a uccidere gli ostaggi all’interno del teatro. Secondo le autorità ci sono due uomini morti e diversi feriti. Gli ostaggi presi dal panico tentano la fuga. Imemdiatamente cominciano a sentirsi numerose esplosioni. Le unità speciali intervengono subito per salvare le vite delle persone all’interno del teatro. Il Viceministro degli Interni Vladimir Vasilyev dichiarerà che l’operazione di salvataggio non è andata secondo i piani, ma che nonostante la situazione, è riuscita a far fronte al corso degli eventi. Dopo un prolungato silenzio inizia un’intensa sparatoria.
– Alle 6.47 due donne fuggono dall’ingresso principale.
– Alle 6.50 cinquanta uomini delle unità speciali si allineano nella Via Melnikov. Cominciano ad arrivare ambulanze e autobus vuoti per il trasporto dei feriti.
– Alle 7.11 le teste di cuoio assaltano l’edificio. Comincia un frenetico andirivieni di mezzi di soccorso che prelevano gli ostaggi e li portano via. Un bambino è trasportato in barella.
– Alle 7.14 un portavoce comunica che il teatro è ormai sotto controllo. La maggior parte degli ostaggi è stata liberata. Mosvar Barayev e quasi tutti i suoi seguaci sono stati uccisi. Alcuni terroristi sono stati fatti prigionieri. Gli artificieri sono impegnati a disinnescare le bombe con cui i ceceni hanno minato l’intero teatro.
– Alle 7.29 il Presidente russo Vladimir Putin è messo al corrente della conclusione dell’operazione di liberazione degli ostaggi. Putin visita uno degli ospedali moscoviti in cui sono stati portati in pullman e in ambulanza centinaia degli ostaggi liberati dall’assalto. Numerosi ostaggi sarebbero rimasti intossicati dal gas usato dalle teste di cuoio per entrare nel teatro. Il vice ministro dell’Interno Vladimir Vasiljev ha dichiarato che nel corso del raid «è stato utilizzato un gas speciale». E Vladimir Rjabinin, medico del miglior pronto soccorso di Mosca, quello dell’ospedale Skifosovskij, ha affermato: «Abbiamo ricoverato 42 persone in pessime condizioni di salute. Tutte loro erano state avvelenate da uno sconosciuto gas velenoso».
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