da Primo Casalini, Monza
Prego aggiornare il Guiness dei primati. Il braccio più lungo del mondo, da una notizia del Messaggero di oggi (contenuta nell’intervista a Nania), sembra essere quello di Menia di Alleanza Nazionale. Ha votato a Roma mentre era a Trieste. Riguardo i recenti accadimenti, su cui qualcuno ha la faccia di tolla di richiedere giurì d’onore e miliardi di danni morali (sì, morali…) a Bordon ed a Striscia, vanno lodate le osservazioni assai puntuali di Follini e Rotondi, democristiani non OGM, evidentemente. Si è rilevato che in ballo non c’è solo la maggioranza su emendamenti etc, ma anche e soprattutto diarie e conquibus in genere. Deploro invece il solito scatto del tic istituzionale in alcuni DS: l’essere chiamati ogni giorno comunisticomunisticomunisti provoca riflessi pavloviani, per cui “…è necessario difendere le istituzioni”. E vabbè. Riguardo al presidente Pera, che a volte mangia in mutande (parole sue), avrei una domanda: “Ed il tovagliolo, se lo mette o no?”. Non chiamiatemi qualunquista. “Esterni ai partiti, interni alla politica”, come ha detto ieri, giustamente, quel cinematografaro del Nanni.
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