da Primo Casalini, Monza
Max e Tux hanno un notevole vantaggio su Diliberto e su Pecoraro y Scanio: stanno zitti. Credo proprio che non occorresse molta fantasia: bastava scegliere l’impostazione di Schreder e Fischer, coraggiosa perchè sensata, sensata perchè coraggiosa. No alla guerra in Iraq, sì all’alleanza contro il terrorismo: Bush è Bush, ma l’11 Settembre è l’11 Settembre. Poi, certo, in Italia c’è un governo bulgaro nella gestione dell’informazione e bulgaro nella sudditanza a Bush. Una sudditanza che porta ad accettare un compito che metterebbe in difficoltà i famosi gurka nepalesi: combattere gli afghani nelle montagne afghane. Tutto quello che hanno detto i militari italiani in questi giorni lo conferma: c’è preoccupazione e disagio, perchè sanno come possono mettersi le cose. Evidentemente è una specie di “Tassa Camp David”: pur di farsi fotografare in punta di piedi vicino a Bush, Berlusconi gli dice di sì prima della domanda. Blair, che è Blair, sta più attento. La guerra è una cosa troppo seria per non ascoltare i militari.P.S. Signora Giselda, ho prenotato sei mesi di permanenza presso la più riputata beauty farm della Brianza e sottoscritto il relativo mutuo. Poi ne parliamo.
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