da Sergio Pilu, Milano
Sub, non voglio prendere il blog per un surrogato della posta del cuore, o scriverti come ad un Paolo Mieli (con tutto il rispetto, come si suol dire…). E’ che ieri sono andato in un ospedale dell’Emilia, a trovare un ragazzo che aveva otto anni quando ci siamo incontrati l’ultima volta, e che ho ritrovato nel corpo di un diciottenne e con il cervello che un incidente stradale ha reso purtroppo molto simile a quello di mia figlia, che ha diciannove mesi. Non mi soffermo sullo strazio di vedere lui, e peggio ancora quello di provare ad immedesimarsi nei suoi genitori, ai quali una vita non facile ha voluto dare quest’ultimo osceno schiaffo. Non so perchè ti scrivo, Claudio, sarà che oggi faccio fatica ad interessarmi a Previti, alle borse, alla Juve.
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