Voi forse sapete che, contrariamente a molti che la pensano come me, io stimo Filippo Facci, giornalista del Giornale. Io credo che lui sia una persona onesta, bravo giornalista, ottimo scrittore. E’ capace insomma di scrivere cose, pur essendo di destra, che non piacciono alla destra. In questo lo trovo molto simile a me che, se ho nemici, ce li ho a sinistra, in questa sinistra stupida e cieca che si divide sugli alpini e che sta a discutere sull’orlo del baratro su chi ha diritto a morire per ultimo. Molti mi contestano questa mia passione per Facci e allora a loro dedico questo articolo (lo trovate su documenti) che Facci ha scritto su Previti. Uno di sinistra non avrebbe saputo scrivere meglio.
Ps: la settimana scorsa, mentre ero in Marocco, Filippo Facci ha dedicato ben sei delle sue rubriche quotidiane del Giornale alla mia lettera aperta a Chiara Moroni, la figlia di Sergio Moroni, il politico socialista che si suicidò mentre era indagato da Mani Pulite, pubblicata su Sette. Contrariamente al solito non si trattava di interventi brillanti (ve bene, nessuno è mai contento di leggere articoli contro di sé, ma voi lo sapete, io sono un esibizionista, godo anche quando qualcuno mi critica, ne sono la prova le lettere pubblicate sul sito). Filippo si è anche adontato perché io tacevo ai suoi attacchi. Ma poi dovrebbe aver capito che avevo qualche difficoltà fra le dune. Adesso sto scrivendo un pezzo che comparirà su Sette. Dicevo comunque: interventi non brillanti quelli di Filippo sulla mia lettera a Chiara Moroni. E anche un po’ maligni. E anche un po’ troppo personali. Dite quello che vi pare: io lo considero un passo falso. E continuo a considerare Facci uno con il quale è gradevole passare una sera a cena a discutere di politica. La stessa cosa non posso dire di molti che la pensano come me.
Claudio Sabelli Fioretti
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