da Piergiorgio Welby
Nel mazdeismo il principio del bene Ahura Mazdah e quello del male Angra Mainyu, finito il ciclo cosmico, si scontrano e, come nelle migliori soap-opera, il bene trionfa. Nel nostro cristianesimo le cose vanno un po’ come nella vecchia Repubblica. I due partiti, dio e diavolo, nell’alba della creazione si contendono gli elettori blandendoli o minacciandoli…ma è tutta scena, secondo il mai tramontato manuale Cencelli è già tutto deciso, infatti, nel tramonto del Giudizio Universale dio e satana da bravi compari si spartiscono le nostre polpute animelle: i sodomiti e i ricchi epuloni a te, le maddalene e i poveri di spirito a me. Ieri sera a Porta a Porta don Benzi, che a furia di seguire le tracce del claudicante nemico ne ha assunta l’incerta andatura e qualche vizietto, si è tolto la tonaca del pretonzolo di campagna ed ha indossato il saio dell’inquisitore e brandendo come “prova storica” il “Malleus maleficarum” di una poesia ed il bric a brac composto da drappi neri, teschi di gesso ecc. che servivano a degli psicolabili per soddisfare le loro contorte pulsioni sessuali con degli altrettanto instabili e vogliosi soggetti…ha invocato un rogo purificatore nel quale incenerire “IL MALE”…chi è il male?…Bukowski, De Sade, Nabokov…e perché no, Kanafis, Penna, il Saba di Ernesto, Bellezza, Pasolini e il Carducci dell’Inno a satana…ormai lanciati Benzi, don Noto e don Antonio chiedono la censura preventiva di Internet…un laico presente trova, chissà come, il coraggio di obbiettare che Internet è censurato solo nei paesi integralisti…e totalitari, i tre cavalieri del bene lo fulminano con una occhiata che sembra dire: taci infedele, anche questa è guerra preventiva!
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