da Marco Limido, Legnano
Ho letto su “Sette” l’intervista al leader (?) dei giovani di Forza Italia, rendendomi conto di come in certi casi “doti” come lo spiritoadulatorio non conoscano confini. Ha suscitato il mio interesse anche la passione del prode Simone per i cantautori italiani, in particolar modo sono rimasto colpito dalla sua rivisitazione della canzone di De Gregori “La leva calcistica della classe ’68”. Penso che se De Gregori leggesse tale omaggio sarebbe rammaricato di non essere ancora morto per non potersi rivoltare nella tomba.
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