da Paolo Beretta
Se vogliamo vedere il risultato non avrebbe dovuto stupire più di tanto. In Lazio il centrosinistra ha fatto una figura peggiore del centrodestra con la storia delle liste, attaccandosi ai cavilli per ottenere un vantaggio che poi non si è realizzato, visto che gli elettori sono più svegli dei partiti. In Piemonte la Bresso deve ringraziare Grillo e compagnia, visto lo scarto minimo (9300 voti). Non dimentichiamoci, infatti, che le precedenti regionali erano del 2005, e che l’anno successivo il centrosinistra andò al governo con Prodi: ben altri tempi. Se l’andazzo era quello delle ultime elezioni (le europee del 2009), con la coppia PdL-Lega che stava al 45,5%, finiva altro che 7-6.
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