da Pier Franco Schiavone
Secondo me i diessini di Aprile hanno voluto dire: “votiamo tutti a maggioranza perché così pare che dicano le leggi della democrazia, altrimenti va a finire che ci attaccano proprio su queste regole. Tuttavia, siccome noi DS siamo un grande partito erede del partito di Togliatti e Berlinguer e dobbiamo ribadire continuamente che siamo il partito guida dell’Ulivo (e poi perchè abbiamo più correnti della vecchia DC), allora prendiamo un’altra decisione per conto nostro, valida solo per noi e chissenefrega se poi si litiga, tanto poi mandiamo Fassino in Tivvù, che ha la faccia di uno che non puoi maltrattare più di tanto, a dire che “l’Ulivo ha preso la sua decisione ma dovete anche capire che le regole della democrazia ci permettono anche di avere una posizione differenziata. Non si era detto che dobbiamo essere uniti nella differenza?”Cofferati, secondo me, ha invece voluto dire: “mi sono rotto i coglioni di fare il cinese sulla riva del fiume; quando cazzo mi chiamate per raddrizzarvi la schiena? Ve lo siete dimenticato il centralismo democratico? Ho guadagnato o no dei meriti nel sindacato? E allora cominciamo dal merito. Se non tutti ci stanno allora ognuno per la propria strada; comunque io non entrerò in politica a meno che non mi chiamino, in quel modo sarà la politica che entrerà in me e avrò mantenuto la promessa”.
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