da Primo Casalini, Monza
Se si sommano i voti di Mastella, di Pecoraro y Scanio e di Diliberto non si arriva ai voti di Di Pietro. Che non è arrivato al 4%. Ma si potrebbe dire: “Noi dell’Ulivo non buttiamo via niente”, come si fa per il maiale. Non è così. Prima di tutto, ragionando in assenza del suddetto trio, i loro elettori risolverebbero rapidamente la crisi di astinenza votando qualcun altro della compagnia di giro. Poi, proprio perchè sono invece presenti, non è per caso che i voti li allontanino? Io stesso, ulivista ad sanguinem, ho sofferto quando qualche perfido amico mi diceva: “Come ti trovi in compagnia di Mastella, Pecoraro e Diliberto?”. “Le grandi gioie sono mute”, rispondevo. Adesso il trio esorta Fassino a prendere il comando dell’Ulivo al posto di Rutelli. Fassino ha ringraziato, piemontese, quindi, si spera, falso e cortese. Ma nella giornataccia di ieri, il punto più basso è stato toccato da Giuliano Amato. Ha sussurrato: “Votare NO è una follia…”, e poi ha preso l’aereo per Bruxelles. Si alzasse invece in Senato e dicesse in cinque minuti perchè votare NO è una follia e poi votasse SI’ (scusate la congiuntivite…ho pianto tanto). Un uomo per tutte le mezze stagioni.P.S. Vedo che in modo criptico si parla di menù, ricette, gastronomia. State per caso cercando di tagliarmi fuori da una cena e lasciarmi a fare il guardione del forum? Verguenza!
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