da Primo Casalini, Monza
Nel 1940 uscì “The great dictator” di Charlie Chaplin. L’abbiamo visto tutti e la storia la ricordiamo, ma i nomi forse no. C’è Adenoid Hynkel, Dictator of Tomania, c’è il barbiere ebreo Schultz…e c’è Napaloni, Dictator of Bacteria ( c’è pure Madame Napaloni). E’ un dittatore umorale, ridanciano, piuttosto sbracato, che ha una tendenza al dominio fortissima. Praticamente è sempre in punta di piedi. L’attore bravissimo è Jack Oakie. Mentre Hynkel, con sottofondo wagneriano, gioca col mappamondo, Napaloni si contenta di gareggiare con Hynkel nell’elevare sempre di più quella specie di sedia da barbiere su cui sta seduto. Ed ieri il nostro premier alla Camera ha fatto lo statista, fra “dobbiamo aver paura solo della paura” e “l’Italia non diserta!”, con distribuzione della traduzione in tre lingue del suo discorso (anche in tedesco?), mentre al Senato, fra pochi intimi, si è lasciato un po’ andare, come fanno da sempre i Napaloni, e, oltre a mandare a quel paese Scalfaro, ha lasciato capire che “vabbè…’nzomma…er Zanto Padre…”. Meglio così, per carità, ma un’altra volta dica: “Dobbiamo avere strizza solo della strizza”. Lo ascolteremmo con meno preoccupazione.
Nessun commento.
Commenti chiusi.