da Piergiorgio Welby
Uno dei primi testi letterari, richiesti dall’Accademia fiorentina a Galileo, fu un commento all’ Inferno di Dante, uno studio della localizzazione, dimensione, geografia e geometria dell’ Inferno. Quelle due lezioni di Galileo su Dante sono esemplari, perché ci mostrano il giovane matematico di ventiquattro anni, che applica il metodo delle proporzioni per scoprire le dimensioni di Lucifero. Io non sorrido e non irrido ma veritas filia temporum. Oggi ci stupiremmo se ad uno scienziato si chiedesse un parere o la dimostrazione di un dogma di fede?oggi si dà (o si dovrebbe dare) per scontato che il discorso scientifico coglie la realtà del mondo al di là dei fenomeni. Oggi la scienza ci propone di ‘usare’ gli embrioni sovrannumerari (residui delle tecniche riproduttive, quindi che esaltano il valore di una nuova vita) per curare patologie incurabili, quindi ci si muove sempre nell’ottica di salvare la vita. Caro Ceratti, amo la rosa e amo il giardiniere ma non lascerei morire il giardiniere per rispettare la rosa. La prego, non citiamo sempre e comunque Adolf Hitler, lasciamo al signor Bush e ai suoi epigoni di ricorrere allo storico spauracchio: cellule staminali ed SVP non hanno nulla in comune con la salvaguardia della razza e la follia di una impossibile purezza.
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