da Piergiorgio Welby
Perché preoccuparsi? I Grandi pensano in Grande…tracciano limes, elaborano teorie, sistematizzano, pianificano, sognano il sogno di Raimondo Lullo…prevedono…sulla pelle di chi? Se i motoneuroni2 di tanti Luca “bruciano” e “chiedono” alla scienza una soluzione al male che li divora o i malati terminali invocano una fine privata degli orrori inutili dell’agonia finale…ecco che i Sognatori di Yalta indagano sull’Etica, dibattono sulla Vita-Non -Vita e sull’intangibilità dell’Essere… Persone comuni, sperdute nel labirinto del disagio mentale, uccidono un figlio? i Sognatori di Yalta non si domandano come mai, nonostante gli eserciti di assistenti sociali e centri di igiene mentale, la “solitudine” sia il fattore che accomuna il maggior numero di queste tragedie…preferiscono riesumare i miti, la catarsi, Medea, Tieste, lo scempio dei “Valori” il Senso della vita….Le carceri si trasformano da luoghi di recupero del deviante in contenitori delle “paure” della società? i Sognatori di Yalta rispondono progettando nuovi contenitori…I tossicodipendenti si sbattono nelle periferie per sopravvivere un altro giorno? i Sognatori di Yalta, invece di favorire i dott. Barra e la sua strategia di riduzione del danno (narcosalas, unità mobili ecc)…sognano un mondo senza droghe e a tolleranza zero…I Sognatori di Yalta sanno pensare solo a delimitare, separare, racchiudere, circoscrivere….i loro sogni? Dalla notte dei tempi ad oggi non sono mutati, sono sempre gli stessi e parlano di recinti, ghetti, muri, cortine, manicomi, carceri…parlano di sistemi di ordine e non si accorgono che i confini tra raptus e normalità, devianza e onestà, asocialità e integrazione sono inconsistenti e indefinibili, siamo ciò che siamo soltanto per un accidente del caso, domani potremmo essere altro…domani in quei recinti potremmo esserci noi…
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