da Primo Casalini, Monza
Sono d’accordo con quello che Giorgio Bocca e Michele Serra hanno detto in questi giorni riguardo la spaccatura che c’è oggi in Italia, tanto più grave perchè incrina nel profondo i rapporti personali. La si tocca con mano tutte le mattine all’edicola dei giornali, si creano complicità trasversali al supermercato, ci si guarda come per assegnarsi reciprocamente una maglietta. Ho persino qualche difficoltà con amici di una vita; riusciamo a superarle solo perchè è molto forte il “vissuto insieme”. Tutto questo non mi piace, ma cosa possiamo fare, con un presidente del consiglio che commenta la manifestazione della CGIL al Circo Massimo con la frase: “..a colpi di giustizia, a colpi di piazza, a colpi di pistola…”. Si comporta come se l’Italia fosse una azienda di cui lui ha il pacchetto azionario di controllo: gli altri azionisti sono il parco buoi. Milioni di persone. La metà degli italiani. Finirà, ma ci vorranno anni per ripristinare la decenza. Perchè di decenza si tratta, molto più che di politica.
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