da Mario Previtera
Il Cavaliere lo avevo sentito con le mie orecchie rassicurare la platea di Rimini : “Bush mi ha assicurato che prima di muoversi contro Saddam Hussein ne parlerà con me” (non ricordo l’esatta frase; ma il senso era questo). Una consesso con un filo di goliardia nelle vene avrebbe risposto con risatacce e anche con qualche allegra oscenità. E mentre tra me e me pensavo :” A fart in a storm” , dalla platea è partito un applauso. E’ questo che mi fa paura. Il consenso diligentemente ossequioso, quello non richiesto e però generosamente offerto. Quello del Pera che scriveva su Micromega (di cui , non so con quale autorità, il Cossiga ha detto :” l’epistemologo di maggior spessore in Italia”), del Paolo Guzzanti, del Senatore Carrara , recordman del “saltafosso a piè fermo” (ma anche “mister faccia di tolla”) , quello “critico” di Ferrara e Feltri, ecc., e quello del Baget Bozzo (il più onesto di tutti perchè di sè dice :”sono una gran puttana”). Il Cavaliere è come il Gastone del sommo Petrolini :”incapace di provare orrore per se stesso”: una manna per la satira, quell’arte sconosciuta a Forattini, che fa ridere sui potenti servendosi delle loro esatte parole.
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