da Sergio Pilu
questa sarabanda di commenti acidi sulla barca di D’Alema è tanto stucchevole quanto ipocrita. Ma insomma, guadagna 200.000 Euro l’anno (non so se è vero, cito Giorgio), li guadagna da un certo numero di anni, ha sicuramente messo da parte un discreto gruzzolo, ed ha il diritto – come ciascuno di noi – di spenderli/investirli. Dov’è lo scandalo? Nel fatto che guadagna 200.000 Euro l’anno? Per me no. Io sono di sinistra da una vita, e lo sarei anche guadagnando molto più di quanto guadagno oggi (per inciso, sicuramente ben più di un metalmeccanico, per mia fortuna e per mio merito).Per me lo scandalo è che ci siano circa 1000 stipendi parlamentari come i suoi: tra quei 1000 ci sono alcuni bravi (pochi, e D’Alema è uno di questi) e moltissimi che stanno lì a scaldare la poltroncina di pelle, votando ciò che altri gli dicono di votare (e questo lo sapremmo fare in tanti, con un minimo di applicazione). Nel suo campo, D’Alema è uno bravo, e merita di essere pagato bene. E lo stesso, mi duole dirlo, vale anche per il Cavaliere, e persino per alcuni della sua corte/coorte.E’ offensivo che un signore di sinistra guadagni e spenda come un “borghese” di destra? No, sostenere questo è stupido ed ipocrita. Ci si può e deve lamentare dell’ostentazione, che però – almeno nel singolo caso – io non vedo (anche se concordo che lamentarsi del cane che sale sulle scarpe da un milione ha un che di briatoresco). E’ offensivo che ci siano tante persone che fanno fatica a tirare la fine del mese, ed il vero rimprovero da muovere a D’Alema (ed a tutti i suoi sodali) è quello di non aver ridotto la forbice della sperequazione dei redditi nel nostro paese, quando poteva farlo. Questo mi fa incazzare. Il resto, scusami, ha solo il sapore verde dell’invidia.
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