da Domenico Astuti
Bisogna dirlo, per fortuna che Silvio c’è. Dopo tutti i ruoli impersonati (uno, nessuno e centomila ) adesso Berlusconi può essere definito anche “l’ultimo leninista”. Ci aveva abituati agli slogan brevi e chiari ( di storica sinistra comunista ); ai due passi avanti e uno indietro ( dico e poi smentisco, per poi dire ancora di più per poi rismentire ); adesso dichiara: si decide a maggioranza e chi non è daccordo è fuori. Quest’ultima dichiarazione non vi ricorda il centralismo democratico e la responsabilità collettiva ?
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