di STEFANO BENNI per il Manifesto
Cara metà Italia, il vostro tirannello miserabile non è felice. La strada verso l’Eternità della Storia è lastricata di dubbi, interim e sospetti. Cosa mi serve avere cinquanta ville sparse in Italia se non posso permettermi nemmeno una vacanza, assediato dai nemici e dai traditori? Ad esempio, in quanto ministro degli Esteri, sono in grande difficoltà. Il mio amico Bush è diventato improvvisamente freddo con me, mi ha escluso dall’attacco all’Iraq, vota leggi forcaiole sul falso in bilancio e non mi ha nemmeno ringraziato per l’orologio d’oro da mezzo miliardo che gli ho regalato. Su consiglio di Letta, gli ho spedito un pacco-regalo sobrio ed elegante. Contiene una cravatta di platino, con fiamma ossidrica per fare il nodo. Poi un pezzetto del Cenacolo, un apostolo solo, tanto ce n’è altri undici. Infine un video con le prove che Cofferati sta costruendo l’atomica nella sede della Cgil. Le telecamere nascoste lo inquadrano mentre in una trattoria scambia un sacchetto di uranio con Bertinotti. Sono sicuro che non è cocaina perché sulla confezione non c’è la marca da bollo governativa che abbiamo introdotto di recente. Ho anche comunicato al mio adorato George che farò ambasciatore in Usa l’armaiolo bresciano Beretta, ma non ho ricevuto risposta né encomio. Ho il legittimo sospetto che questi scandali abbiano fatto diventare Bush comunista: in queste condizioni devo assolutamente mantenere l’interim degli esteri.
Un Benni di grande livello.Il seguito lo trovate su Documenti (csf)
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