da Benedetto Romeo
Caro Claudio, io non stabilisco le “frequentazioni” di mia figlia in base a quello che mi dice un giudice, nemmeno se di ultima istanza. Molto semplicemente, affido mia figlia a chi, a mio avviso, non le farà del male: questa persona potrà tanto essere un condannato definitivo per violenze su minori della cui innocenza sono convinto, quanto potrà NON essere un incensurato mai neppure indagato del quale ritengo ugualmente di non fidarmi.Pertanto, qualora decidessi di non mandare mia figlia al parco con l’incensurato del tuo esempio, la ragione sarà che non mi fido di lui. Non sarà invece: perché il giudice ha detto che è un pedofilo. Perché il giudice questo non l’ha detto (ma, ribadisco, anche qualora lo dicesse con sentenza definitiva, questo conterebbe ben poco, e non solo per me: non sono infatti in tanti a sostenere l’innocenza di un Sofri definitivamente condannato?).Conclusione: si può sicuramente opinare per la colpevolezza di Berlusconi. Tuttavia non si può dire “è colpevole perché c’è scritto nella sentenza/negli atti”, o “perché prescrizione non equivale a innocenza” perché, nel mondo civile, si è colpevoli solo in presenza di condanna definitiva, e tutto ciò che non è condanna definitiva, dunque anche la prescrizione, è innocenza (o, come in modo magistrale stabilisce il nostro legislatore, non colpevolezza). Questa è la civiltà.Temo il peggio per la tua bambina (csf)
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