da Giorgio Goldoni
Mandare Arafat in esilio significa rimettere in moto la sua macchina terroristica. Arafat è stato in esilio fino al 1993, macchiandosi di innuerevoli attentati (uccisione di un diplomatico americano a Khartoum nel 1974, l’affare Klinghoffer nel 1986 ecc): l’elenco va al di là delle 500 battute. Teniamolo in galera! Se processiamo Milosevic, perchè non processare Arafat? Il processo sarebbe un esempio di una volontà mondiale di fare veramente piazza pulita con il terrorismo mondiale. (P.S l’unica incertezza è se dargli l’ergastolo o “qualcos’altro”.).
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