da Enzo Del Vecchio
Sulla polemica tutta e soltanto italiana “inni-da-cantare-oppure-no-al-mondiale” credo che non tutti dicano quello che davvero pensano. (…) Per molti, troppi anni, la sinistra politica, lasciando questi simboli al fronte opposto, ha scientemente massacrato inno e tricolore di questo paese, un massacro culturale che costituisce uno degli errori piu’ gravi compiuti da chi ha avuto responsabilita’ partitiche e di governo tra le forze della sinistra. Io, caro Claudio, non ho dimenticato quei colleghi che negli incontri di calcio tra Italia e Unione Sovietica, seduti di fianco a me in tribuna stampa, tifavano Urss perche’ “non si puo’ non tifare per il paese del nostro partito” . Massa di bellimbusti che oggi ritrovo in posti di comando o di rilievo di tivu’ e radio, private e pubbliche. (…)Tutti uniti a ridicolizzare, sbertucciare, criminalizzare (li leggi i giornali a Salina?) quanti si sforzano di far capire che sull’inno e sulla bandiera (che sia un mondiale di calcio o qualcosa di ben piu’ serio) non ci si puo’ dividere.
Caro Enzo, lasciami dire con sincerità: nell’inno non me ne può fregare di meno (csf)
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