da Stefano Manferlotti
Ho letto l’articolo di E. Galli della Loggia sull’ultimo SETTE. Costui farnetica: basterebbe, a suo dire, che i rappresentanti della destra andassero qualche volta a cena con Muti, che si facessero vedere a qualche mostra, e la CULTURA DELLA DESTRA sarebbe cosa fatta. Sostituire, cioè, apparanze vuote (quelle che già fanno nei media) con altre apparenze vuote. Come se a questa gente glielo avesse ordinato il dottore di non prendere mai un libro in mano! Come se non fosse vero che la cultura nasce da una tensione interiore verso la conoscenza!
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