da Mario Luigi Albini
Domanda? Non sarebbe corretto chiedersi se sia lecito che noi abbiamo tutto questo benessere (20% della popolazione) mentre il restante (80%) muore di fame? Non è che siamo infarciti di eccesso di consumismo? Non è proprio possibile pensare di costruire un mondo più giusto, solidale, equo in cui le risorse possano essere ridistribuite con maggiore equità? Avevo una notevole energia e voglia di fare, convinto di poter contribuire a qualche piccolo cambiamento, ma come mi dicevano ed ho potuto constatare, il mondo ha cambiato me. Ovviamente non i miei sentimenti, più intimi. Oggi mi sento come un pesce a cui hanno tagliato la pinna timoniera e la pinna dorsale e con le sole branchie ancora attive, sopravvive nella speranza non essere mangiato. Ed è pieno il Mondo di miei consimili in questa situazione, con questo “disagio”. Non etichettatemi No-Global, piuttosto PRO-Global. Domanda: Ma è mai possibile?
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