da Aldo Vincent, il Gelataio di Corfu’
Ho fatto un sogno.C’era un vecchio picconatore che si era messo in testa di assaltare il Colle più alto e si arrampicava sulla parete liscia come specchi attaccandosi ad una lunghissima lettera di improperi al posto della corda. Intanto sparava insinuazioni, messaggi mafiosi, insulti all’Arma e alle istituzioni, il tutto mentre di sotto al campo base, un nano ridanciano dava una festa a cui partecipavano gli altri nanerottoli e le ballerine, perché sapeva, il nano pelato, che se fosse stata conquistata la vetta, allora era il suo turno per andare a comandare, che come sai è meglio che fottere, e in questo periodo di cancri alla prostata, mi capisci, vero? Sotto c’era la valle silenziosa e una stradicciola che portava nel Paese dei Sordomuti e là, in primo piano, bello e visibile, ci stava un cartello stradale, diquelli triangolari, quelli che avvisano del pericolo. ATTENZIONE: CADUTA MASSONI ci stava scritto. Ho chiesto a Costanzo: chissà cosa vorrà dire? ma lui rideva e rideva
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