La Francia era preoccupata, veramente. Pensava, la Francia: “L’Oriana sarà arrabbiata con me?” Si chiedeva con angoscia, la Francia: “Riuscirà mai a perdonarmi, l’Oriana?” Dopo molte settimane è arrivata la risposta. “No, ha detto l’Oriana, io non sono arrabbiata con la Francia”. E tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. L’Oriana ce l’aveva con i Moscardini. Non con quelli fritti, quelli che prendevano a bastonate i giacobini. E tutto questo casino? Tutta questa paura? Niente. Francia, accontentati di averla scampata bella.
Salina, ultime ore. Passata la grande tragedia vissuta ieri al ristorante il Delfino con l’Italia sconfitta all’ora quasi di pranzo da un guardalinee danese che oggi si è pure pentito, rimane poco meno di un giorno, un giorno di pioggia naturalmente e poi si ritorna sul continente a piangere per lo stress e per lo smog. Sapendo che stiamo per partire (Valeria ha preso il primo aliscafo del mattino, io e Annette prenderemo la nave domani sera) è venuto a trovarci il gabbiano che cammina. Era già venuto tre giorni fa, aveva fatto amicizia con Gabriella e Valeria, aveva cercato di fregargli l’asciugamano, aveva accettato con piacere del pane poi si era messo a camminare su e giù per la spiaggia. Oggi ha raggiunto Annette in acqua e hanno fatto il bagno assieme. Ha nuotato, ha camminato, ha mangiato un po’ di pane. Tutto tranne che volare.
E domani si torna in Italia. Là dove il signor Roberto Castelli può tranquillamente dire: “Siamo riusciti a sventare il diabolico piano della sinistra, cancellare il popolo lombardo e sostituirlo con i musulmani”. Ebbene sì, siamo governati da gente del genere, quest’uomo è il ministro della Giustizia, quest’uomo è stato scelto da Silvio Berlusconi, l’uomo che non vuole essere giudicato, mai, per guidare il dicastero più delicato di tutto il governo. Quest’uomo crede che Fassino, Bertinotti, Cofferati e D’Alema vogliano creare la Padania Saudita.
Claudio Sabelli Fioretti
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