A pagina 14 del mio amato Corriere della Sera, allo stato attuale il miglior quotidiano sulla piazza italiana, sotto il titolo “LA FESTA DEL TWIGA BEACH”, accanto alla fotografia di Lippi, Mascia e Alessandro del Grande fratello (solo Mascia e Alessandro sono del Grande Fratello, Lippi no) leggo: “Gran Galà di in augurazione ieri sera in Versilia del Twiga Beach, locale sulla spiaggia e bagno di gran lusso tra Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta. Alla festa hanno partecipato tanti nomi della mondanità e dell’ambiente dello spettacolo. Tra questi Andrea Bocelli, Gerry Scotti, Adriano Panatta con la moglie, Catherine Spaak, il sottosegretario Baldini e lo stilista Cavalli. Dopo la cena, a lume di candela, e uno spettacolo di musica e danza africane, a mezzanotte tujtti gli invitati hanno raggiunto la spiaggia per uno spettacolo di fuochi di artificio. Il “Twiga” è nato da un’idea di Flavio Briatore e Paolo Brosio”. Sogno? Son desto?
A pag. 17 della Repubblica, sotto il titolo “VERONA, SIRONI HA SCELTO IL CENTROSINISTRA”, leggo: “Il sindaco uscente Michela Sironi, espulsa da Forza Italia per aver presentato una propria lista, ha deciso ufficialmente di allearsi con l’Ulivo”. Sogno? Son desto? Ma dove viviamo?
A pag. 14 della Repubblica leggo la seguente lettera inviata da Maria Domenica Usai: “Mi meraviglia il fatto che il signor Berlusconi tenga tanto a ricordare lo sbarco di Enea nel Lazio. Dopotutto era un profugo meridionale senza arte né parte, che si impadronì delle terre e delle donne dei popoli che già abitavano quei territori e che proprio per questo, almeno così la racconta Virgilio, combatterono a lungo contro di lui. La Casa della Libertà lo avrebbe rispedito al suo paese, naturalmente dopo avergli preso le impronte digitali”.
A pag. 12 del Corriere della Sera, leggo le parole del sen. Cossiga contro il presidente Ciampi colpevole di non avergli dato la sua solidarietà. Allusioni, malignità, cattiverie. Ah, i bei tempi quando Cossiga si scriveva con la kappa. E c’è ancora qualcuno che sostiene che il ’68 ha sbagliato tutto?

Claudio Sabelli Fioretti

PS. Il tempo continua ad essere stupendo qui a salina. Nuccio ha fatto una gita sul Monte delle Felci. Noi abbiamo mangiato Alici al Beccafico. Da sballo. Fra qualche ora arriva la lobbista Valeria. La spiaggetta si popola di bambini urlanti. Sento che si avvicina l’ora della partenza. Anche perché il 14 comincia il Caterraduno. Ho sentito al telefono Claudio Velardi. Mi assicura che non era “il suo sosia”, insieme a “uno che somigliava a Licio Gelli” e a “un altro ospite conforme alla silhouette di Enrico Manca”, quella sera a cena all’Harry’s Bar come aveva scritto “Sette” riprendendo la notizia da Dagospia. “All’Harry’s Bar ci sono stato, ma la sera prima, e con Minucci, non con Gelli”.