da Alessandro Ceratti
Nessuno contesta la sua autorità per quanta riguarda le frequentazioni della sua ipotetica figlia, signor Romeo. E il fatto che le sue decisioni in proposito dipendono dalle sue personali convinzioni piuttosto che da qualsiasi opinione di un giudice. Il fatto è che le sue opinioni non saranno del tutto arbitrarie ma dipenderanno dalle sue convinzioni e dalle informazioni di cui dispone. Per cui, a meno di avere delle informazioni di prima mano riguardo l’ipotetico imputato pedofilo (chessò, magari potrebbe essere suo fratello) difficilmente credo le verrebbe voglia di dare fiducia a una persona il cui percorso giudiziario è quello immaginato per il nostro imputato. Adesso le chiedo, lei ha informazioni di prima mano sul conto di Berlusconi? Sa su di lui qualcosa che noi non sappiamo? Berlusconi è suo fratello? Se, come immagino, la risposta è no a tutte e tre le domande, perché riesce ancora ad avere fiducia in quella persona?
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