Oggi è stata una giornata di sofferenza. Il tempo era bello, c’era il sole, il mare era invitante ed io dovevo scrivere la mia intervista settimanale per Sette. Per fortuna l’ho fatto sulla terrazza che dà direttamente sulla spiaggia, controllando i viaggi delle nuvole, l’andiririvieni delle onde, i movimenti dei gabbiani. E’ stato meno doloroso. Solo verso sera ho potuto lasciarmi andare alla lettura dei giornali, dopo spaghetti alle vongole, calamari ripieni alla malvasia e bianco Hauner. L’ultimo bicchierino di malvasia nel quale ho pucciato i cantucci non mi è stato di grande aiuto per chiarirmi le idee su quello che ho letto. Prima considerazione. Capisco la felicità dei poliziotti di Napoli restituiti alla libertà. Capisco meno la soddisfazione dei loro tifosi. Il tribunale del riesame infatti ha stabilito che non c’è il sequestro di persona ma ci sono le lesioni e le percosse all’interno della caserma. C’è da andarne tanto orgogliosi? Se i poliziotti non sono dei sequestratori ma soltanto dei picchiatori questo migliora la loro posizione giudiziaria. Ma li rende moralmente migliori? Seconda considerazione. Capisco la delusione di Barrichello e l’imbarazzo di Schumacher. Riesco perfino a capire le rimostranze dei tifosi ferraristi che fan finta di dimenticare che l’automobilismo non è uno sport ma uno spettacolo. Non riesco a capire per niente le proteste di uno dei boss della Formula Uno, il cuneese Flavio Briatore, amico della Santanché, il quale si lascia andare a considerazioni scandalizzate tipo: “Quelli della Ferrari fanno ciò che vogliono. Non c’è rispetto per i piloti”. Giusto: rispetto per i piloti. Ma non era proprio lui, il cuneese Flavio Briatore, amico della Santanché, che una volta vietò ai suoi piloti di fare sciopero perché erano suoi dipendenti e dovevano obbedire agli ordini? Terza considerazione. Avevo sempre creduto che gli italiani non leggessero i giornali perché i giornali erano brutti e noncomprassero libri perché non gli piaceva leggere. Ma vedo che i giornali gratuiti da metropolitana, di qualità veramente scadente, vanno a ruba. E che i libri regalati con i quotidiani, fritti e rifritti, vengono distribuiti a centinaia di migliaia di copie. Devo chiedere scusa a direttori ed editori. Non sono loro a non saper fare il loro mestiere. Sono gli italiani che sono dei caproni.
PS: martedi caterpillar e tele salotto
Claudio Sabelli Fioretti
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