Ho fatto il giro di Vulcano, ho mangiato pasta coi totani a Gelso. Ho visto lo stagnetto dove la gente si rotola nel fango, mi sono quasi ustionato il piede sul bagnasciuga di Acquecalde. Su una Mehari scassata ho fatto il giro dell’isola più affascinante delle Eolie, fra fumarole, vulcani e vulcanelli. Mi sono divertito, ma mai quanto a vedere e a leggere Berlusconi. Bisogna dirlo. Se c’è Berlusconi non ci si annoia. Trasforma anche la politica in una telenovela. Dove c’è posto anche per il lieto fine, la piccola Meriem che torna in Italia in tempo per essere presa in braccio dallo zio Silvio. E l”ex posteggiatore Mariano Apicella che lo accompagna alla chitarra. E lui che racconta le sue telefonate con i grandi della Terra. E che cerca di spiegare che le promesse elettorali non si possono mantenere per colpa dell’opposizione e del buco di 37mila miliardi. Perchè lui non è mica Mandrake. E le tasse le diminuirà, ma solo nel 2003. E comunque gli italiani comprano troppe medicine e poi non le usano. E lui sente una certa stanchezza per le tante notti passate in bianco perchè l’è un laurà de la madona. Un Berlusconi in difficoltà che dice perfino a Paolo Graldi, che non è certo Casarini, “ma che cosa hai mangiato, puntine di grammofono?“.
Claudio Sabelli Fioretti
PS. Riprendo dal Venerdì un’antologia del meglio del Berlusconi premier:“El mundo è un giornalaccio: il direttore è stato ripreso insieme a una donna a pagamento mentre si faceva frustare”“Ma quale revisione dell’articolo 18, ma quali licenziamenti. Io sono per la pace sociale!”“La Finlandia va molto fiera della sua renna marinata, ma non c’è gara con la polenta”.“Forza Italia è un partito di centro sinistra”.“Tra i francesi sono popolarissimo. Basta pensare a quante fidanzate ho avuto là”.
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