Ricordate la notizia sulla morte del Papa? Dicevano che l’aveva pubblicata il sito Rainews24″Papa Woytjla è morto”: uno dei più clamorosamente falsi scoop è comparso, ieri pomeriggio, nella rete Internet. Autore: la redazione web di Rainews24. Oggi il sito specifica come sono andate le cose e spiega che lo speciale era in lavorazione nel suo server ma che non lo ha messo mai in rete. Opera di un hacker quindi. Tanto perché vi facciate una idea chiara è come se qualcuno fosse entrato in una redazione di un quotidiano, avesse aperto un cassetto, avesse preso un articolo in preparazione e lo avesse pubblicato. Un’azione scorretta, insomma. Ecco la spiegazione che potete trovare nel sito.
“QUEI MATERIALI NON SONO MAI STATI PUBBLICATI DA RAINEWS24! Si trattava di uno speciale in lavorazione, che – come in qualsiasi redazione giornalistica – era destinato ad ulteriori approfondimenti, in vista di un evento che – seppur luttuoso – non deve prendere nessun operatore dell’informazione alla sprovvista. Alcuni navigatori avevano trovato la notizia nel portale Virgilio, ma un altro portale, Clarence rivendica la paternità della pubblicazione, e attribuisce ad un sedicente “Autobus”, utente affezionato, la segnalazione puntuale e circostanziata del clamoroso incidente. A parte la competizione per la scarnificazione della carcassa, attitudine che lasciamo volentieri agli studi etologici, dobbiamo ammettere che – effettivamente – tali materiali risiedevano nel server della redazione. La biografia di Papa Giovanni Paolo II che, lo ribadiamo, era in corso di preparazione, è stata quindi resa pubblica all’insaputa della redazione e della direzione di Rainews24. Scuse dovute Ci scusiamo vivamente col Santo Padre per questo incidente e ringraziamo il Vaticano per aver accolto piuttosto ironicamente l’accaduto.Chi non si è divertito per niente è stato il direttore di Rainews24, Roberto Morrione, che ha annunciato un esposto alla Procura di Roma. Ad accertare come sono andate le cose sarà la Magistratura: il direttore di Rainews24 ha preannunciato che chiederà alla Procura di Roma di «accertare responsabilità in relazione a furto aggravato e accesso abusivo a sistemi informatici, nonché tutte le eventuali complicità in concorso con questi reati».
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