Nel giorno in cui un aereo da turismo centra in pieno il Pirellone a me viene in mente un’altra cosa: Che qualche giorno fa un aereo militare ha centrato in pieno il cortile di una casa privata in un paesetto. Lo ha centrato perché era in avaria e perché il pilota si è lanciato col paracadute abbandonando l’aereo al suo destino. Ricordate Casalecchio? Una classe distrutta in un caso simile? Ebbene, mi chiedo, in che razza di mondo viviamo se un caso IDENTICO a quello di Casalecchio passa in un silenzio quasi assoluto solo perché per un caso assolutamente fortuito non ci sono vittime mentre nel caso assolutamente sfigato di Casalecchio le vittime sono state tante e per di più giovanissime? Che giornali facciamo, che coscienze abbiamo, da chi siamo governati? Ci vogliono sempre i morti perché la nostra indignazione prenda corpo? Che colpe ha il pilota dell’incidente di Casalecchio che non abbia il pilota di quest’ultimo incidente?
Pirellone: Marcello Pera, che qualche minuto dopo l’incidente ha parlato di attentato, la passerà liscia? Malconsigliato? Irresponsabile? Inadeguato per il ruolo? Sfortunato?
Che giornata. Era il mio compleanno, mica pochi, 58 anni. Era il compleanno (18 aprile) anche di due miei amici membri di questa nostra piccola e simpatica lobby, Alcide e Tito (ai quali ho già fatto i dovuti auguri). A proposito, possiamo formare una lobby nella lobby? C’è qualcun altro nato il 18 aprile? (17 e 19 astenersi). Io ho anche un cane, un cognato e un suocero nati il 18 aprile. Dicevo: che giornata. Ho cominciato con una lezione su tecnica dell’intervista alla Cattolica, divertimento puro, poi Caterpillar iniziata in contemporanea col Pirellone e con grande imbarazzo da parte nostra. Poi l’incredibile dichiarazione di Berlusconi che vuole cacciare Biagi (l’ho incontrato nei corridoi della Rai e gli ho detto: “Io non ti conosco, non so chi sei). E’ finita negli studi di Tele Lombardia a discutere di Rai con Zaccaria, Gustavo Selva, Enzo Carra, Paolo Pillitteri e Alessandro Sallusti. Gustavo Selva il cui nome fu trovato nell’elenco degli iscritti della P2, a cominciato a dare del vigliacco per trascorsi motivi a Zaccaria che si è offeso e se ne è andato. Non mi è piaciuto Zaccaria, mi è piaciuto Carra, è stato bravo Sallusti, ho scoperto un simpaticissimo Pillitteri. Su tutti aleggiava la scomunica di Berlusconi. Non è stato molto difficile difendere le posizioni di chi pensa che Berlusconi stia esagerando anche se alla fine mi sono convinto che ha ragione lui. Fa quel cazzo che gli pare, la gente è con lui. Questo è il populismo, questo è il peronismo, questo è il risultato di una sinistra pavida che non ha risolto con fermezza virile i problemi che erano sul tappeto. Un pregiudicato (Berlusconi) dà del criminale a una persona onesta fino a prova contraria (Biagi) senza che il popolo si sollevi, senza che il sindacato di palta dei giornalisti dichiari uno sciopero ad oltranza. Il padrone di tre reti ( Berlusconi ) dichiara che caccerà approfittando della sua posizione di premier i conduttori delle trasmissioni di maggior successo della Rai (sua concorrente): non è turbativa di mercato? Non è perlomeno comportamento scorretto? Non crea scombussolamenti nell’opinione pubblica? Quanti girotondi vogliamo fare?
E’ morto Thor Heyerdhal. Molti di voi, i più giovani, forse non sanno nemmeno chi è. Oggi si sa chi è Giletti ma si ignora chi è Heyerdhal. Vi dice niente il Kon Tiki? No, non è un ristorante. E’ una imbarcazione che è passata alla storia della ricerca scientifica del mondo. Io l’ho conosciuto Thor. L’ho intervistato. Ho passato giornate con lui nella sua villa in Liguria. L’ho ascoltato parlare della sua passione per il legno, ho visto le maglie delle stanze della sua casa tutte ricavate da pezzi di legno trovati nel bosco, ho visto il tavolo di legno sui bordi di un laghetto artificiale che serviva da riserva d’acqua nel caso il suo bosco avesse preso fuoco. Quel tavolo di legno, mi raccontava Thor, l’aveva inseguito sull’autostrada dei Fiori dopo che lo aveva visto transitare su un Tir. Era un enorme albero e per Thor era stato un colpo di fulmine. Aveva inseguito il Tir, lo aveva fermato e si era fatto consegnare il tronco che era diventato il tavolo enorme sulla riva del laghetto artificiale. E’ bellissimo poter dire a se stessi: è morto ma io l’ho conosciuto, l’ho fermato nella mia memoria, sono in grado di parlare di lui magari tra una trasmissione di Bignardi e un porta a porta di Bruno Vespa, l’uomo che non fa uso criminoso della Tv come Biagi. Non mi va giù. Per favore, subito, un girotondo.
Claudio Sabelli Fioretti
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