da Barbara Varano
Se la cestinerete: davvero non avete cuore.Salve, sono un padre di 29 anni.Io e mia moglie abbiamo avuto una vita meravigliosa.Dio ci ha voluto benedire con una bellissima bambina.Il nome di nostra figlia è Rachele. Ed ha 10 anni.Poco tempo fa i dottori hanno rilevato un cancro al cervello e nel suopiccolo corpo.C’è una sola via per salvarla è operare.Purtroppo, noi non Abbiamo denaro sufficiente per far fronte al costo.AOL e ZDNET hanno acconsentito per aiutarci.L’unico modo con il quale loro possono aiutarci è questo:Io invio questa email a voi e voi inviatela ad altre persone.AOL rileverà la traccia di questa e-mail e calcolerà quante persone lariceveranno.Ogni persona che aprirà questa e-mail e la invierà ad altre 3 persone cidonerà 32 centesimi .Per favore aiutateci Con sincerità
George Arlington
Cara Barbara, questa è una famosa bufala che circola su Internet. Pubblico qui il rapporto di Paolo Attivissimo, noto cacciatore di bufale. (csf)
Perché è una bufala
Primo indizio: pensateci un attimo. Credete davvero che aziende come AOL (America Online) e ZDNet siano così crudeli da organizzare questa sottospecie di lotteria? “Caro George, mi spiace, ma non ci hanno risposto in numero sufficiente, per cui non ti paghiamo l’operazione e lasciamo morire tua figlia…” Suvvia, siamo seri.
Secondo: Se AOL e ZDNet sono davvero lanciate in quest’impresa, ne parleranno sicuramente nei loro siti: è una ghiotta occasione per mostrare la propria generosità e guadagnarci in fatto di immagine. Ma nei loro siti non c’è traccia di questo appello. Il 16 febbraio 2002, Alberto d’Ottavi, di ZDNet Italia, ha partecipato alla trasmissione Beha a colori di Radiouno e ha smentito categoricamente che ZDNet faccia una cosa di questo genere. D’altronde, pensate seriamente che un’azienda faccia queste cose segretamente, rinunciando a pubblicizzare quant’è brava e bella?
Terzo: non esistono programmi di tracciamento della posta che possano seguire un messaggio ritrasmesso più volte come quello di questa catena.
Quarto: basta immettere “AOL” e “George Arlington” in Google per trovare questa pagina: http://www.snopes2.com/inboxer/children/arling.htm che spiega per filo e per segno perché questa è una bufala e la fa risalire ad agosto 2000.
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