da Pino Scaccia
Fare il giornalista oggi sicuramente non e’ piu’ come farlo una volta, ai tempi nostri. Non per lavarci la coscienza, ma non siamo noi che lo abbiamo cambiato. Lanostra colpa (non indifferente) e’ di aver subito senza troppo lottare il cosiddetto nuovo corso degli editori che hanno trovato nei direttori- peones esecutori micidiali. Una delle ultime volte che ho incontrato, credo in Kosovo, il principe degli inviati Ettore Mo mi ha salutato cosi’: “Ciao, mohicano”, aggiungendo serio che la mia (la nostra) e’ l’ultima generazione di inviati, una fine peraltro addirittura sancita dal contratto.
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