di Alessandro Ceratti
L’Italia è proprio un paese fortunato. E’ l’unico paese che può contare su “terroristi buoni” che fanno sentire la loro voce quando il clima sociale si sta deteriorando, quando la temperatura dello scontro sociale si fa troppo elevata. Allora intervengono loro, uccidono un professore (cosa volete che sia questo piccolo prezzo da pagare) e così danno una sferzata a tutti per ricordar loro che bisogna tornare al tavolo delle trattative e continuare a discutere per arrivare ad un compromesso. Quanto ne avrebbero bisogno di terroristi così in Palestina! P.S. Dubito che ci sia bisogno questa precisazione tuttavia non voglio per nessun motivo correre rischi: il tono della lettera, a cominciare dal titolo, chiaramente, è ironico.
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