da Roberto Marzocchi
Visto che lei cita IL SOLE 24 ORE e la Confindustria, vorrei evidenziare che proprio questo quotidiano ha recentemente pubblicato uno studio, oltretutto di fonte confindustriale, evidenziando che, nel solo corso dell’ultimo anno, 61.000 lavoratori di età compresa tra i 45 e i 55 anni di età, hanno perso il posto di lavoro e che solo 1 su 4 ha qualche reale possibilità di ritrovare un’occupazione.Con un fenomeno di queste dimensioni e con l’età a rischio di allontanamento dalle aziende che si sta progressivamente abbassando, come si pensa che possano vivere queste decine di migliaia di ex-lavoratori, privati di qualsiasi forma di reddito e obbligati per di più a continuare i versamenti (pesantissimi) all’INPS, di tasca propria? Confindustria non può pretendere botte piena e moglie ubriaca: licenziare sempre prima i dipendenti più anziani(e quindi più costosi), pretendendo l’allungamento dell’età pensionabile.
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